Chi è Stanislav Evgrafovich Petrov ? Una persona anziana che viveva in indigenza nella degradata periferia di Mosca. Ma anche l’uomo che ha salvato il mondo dall’annientamento: il militare russo che, all’alba del 26 settembre 1983, di fronte al segnale inequivocabile di un attacco di missili nucleari americani, decise di non fare la telefonata che avrebbe allertato i vertici, e che avrebbe dato inizio alla risposta sovietica scatenando la Terza guerra mondiale. Un eroe, ma un eroe disubbidiente: degradato e allontanato dall’esercito, avrebbe pagato caro quel gesto mancato. Fino all’ultimo giorno della sua vita, lo scorso 19 maggio, passata nel silenzio generale. Ma perché i macchinari infallibili dell’Armata Rossa, quel giorno, impazzirono? E cosa sarebbe accaduto se lui non si fosse trovato sul posto? In una vera inchiesta sul campo dai risvolti di sconcertante attualità, Roberto Giacobbo ricostruisce i retroscena di un evento dimenticato, tra misteriose coincidenze astronomiche, guerre di spie, intrighi politici e militari in un crescendo di tensione degno del miglior thriller. Ci riporta nel pieno di un periodo tra i più pericolosi della Guerra Fredda, nei cuori e nelle menti di leader potentissimi e inermi cittadini che vivevano nel terrore e nella paranoia. Uno scenario che oggi abbiamo dimenticato e fatichiamo persino a immaginare, ma che è molto più vicino di quanto ci sembri. Nel passato. E nel futuro?
Giovedi 5 ottobre alle 18.30 presso la sala conferenze di Palazzo Bernardini a Lucca, verrà presentato “L’uomo che fermò l’apocalisse” (Rai Eri) di Roberto Giacobbo. L’incontro è organizzato da LuccAutori – Premio Racconti nella Rete con la collaborazione di Rotary Club Lucca e Premio Acqui Storia.
Conduce Mario Bernardi Guardi. Intervengono Demetrio Brandi, presidente di LuccAutori, Giancarlo Nolledi, presidente Rotary Club Lucca, Carlo Sburlati, responsabile esecutivo del premio Acqui Storia. L’incontro è ad ingresso libero.
Per il programma completo del Festival visitare il sito www.raccontinellarete.it